Nel lontano 1793 George Vancouver, capitano della Royal Navy, non dovette scoprire uno spettacolo molto diverso da quello che la biologa Erin McKittrick descrive nel suo "La strada alla fine del mondo", resoconto di un viaggio epico verso l'immenso Nord. La Great Bear Rainforest è un ecosistema, peculiare della fascia costiera settentrionale della British Columbia, tra i più intatti e selvaggi del pianeta. La maggiore estensione mondiale di boschi pluviali temperati, digradanti dalle Montagne Costiere a una costellazione intricata di fiordi e insenature. Grande come l'Irlanda e popolata da solo 17000 uomini. Nebbie umide, profumo di conifere, un mondo semisommerso di rocce, acqua e cielo. Una volta giunto in questa serra a cielo aperto, ammantata di muschi e di fanghi silvestri, dove tutto è fradicio, scivoloso, liscio ed esala il tepore fecondo della vita, ti sembrerà di non avere mai respirato davvero prima di allora. Le foreste, che un tempo si sviluppavano ininterrotte dall'Alaska alla California, sono a dir poco secolari. Vi potrai ammirare cedri rossi giganti, o del Pacifico, di oltre 1000 anni d'età, e pecci di Sitka che rasentano i 100 metri d'altezza. Mentre le esplorerai, facendoti strada tra le felci ampie come ombrelli, ti sembrerà di essere all'interno di un tempio mirabile, che invita al rispetto e allo stupore. Dalla fauna marina ai possenti grizzly, entrerai in contatto con specie animali possenti e schive, dentro un verde senza fine.
Questo sito utilizza cookie di terze parti; se vuoi saperne di più o negare il consenso all’utilizzo dei cookie clicca qui.
Puoi anche consulate la Privacy Policy
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.
PROSEGUI