"A cidade mais alemã do Brasil", vale a dire "la città più tedesca del Brasile". Si tratta dell'epiteto con cui è nota Pomerode, centro abitato dello stato di Santa Catarina, non distante dalla più grande Blumenau, fondata nel 1850 dall’omonimo farmacista e chimico tedesco insieme a 17 coloni, giunti a bordo di un’imbarcazione nella valle dell’Itajaí-Açu, e nota per il terzo Oktoberfest più affollato del pianeta. Per renderti conto della sua veridicità ti basterà scorgere le prime abitazioni di questo villaggio in squisito stile architettonico mitteleuropeo, a graticcio, immerso in uno scenario lussureggiante di colline ammantate da vegetazione tropicale che circondano un angolo di Pomerania, la regione d'origine della maggior parte degli abitanti, discendenti in buona parte da immigrati giunti a partire dal 1861. Qui, per intenderci, circa il 90 % della popolazione parla correntemente il Pommersch, oltre al Portoghese. Un tour di Pomerode non potrà che stupirti per la fedeltà a tradizioni, lontane nello spazio e nel tempo, che vivono nell'impianto urbano, nelle pietanze servite dai pub e ristoranti (ottima la birra), nei gesti e nella voce delle persone. Interessanti, in questo museo diffuso di memorie, la Casa do Imigrante, con mobili d'epoca, il Museu do Marceneiro, che racconta la storia di una ditta di falegnameria, il Museu Pomerano, dedicato all'origine della comunità, volendo citare solo le attrazioni principali. In una piccola Germania d'oltre Oceano.
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