I classici sono tali nella misura in cui sono costruiti intorno a degli archetipi comuni a tutte le società umane. Così non deve sorprendere che la vicenda tragica di Romeo e Giulietta si ritrovi, con poche variazioni, all'interno di una tradizione orale di un ramo della cultura del Mississippi, quella del Sud degli Appalachi. Siamo tra i Nativi d'America, nell'odierna Georgia, vicino ad Helen, dove sorge il Nacoochee Mound, una tipica piramide precolombiana risalente a una fase di espansione dell'insediamento, tra il 1350 e il 1600. In questo caso le evidenze archeologiche hanno reso manifesto senza dubbi che l'utilizzo del mound presentasse una finalità funebre, come testimoniato dai numerosi sepolcri. La leggenda tramandata di generazione in generazione dai primitivi abitanti di queste terre vuole che all'interno dell'ampio tumulo sarebbero inumati proprio due giovani amanti che, a causa dell'appartenenza a due tribù rivali, non poterono vivere felicemente il loro rapporto. Lui si chiamava Sautee, nato tra i Chicksaw, lei proprio Nacoochee, figlia del capo Cherokee. I due, conosciutisi durante una sosta di Sautee nel territorio rivale, si incontravano di notte sul monte Yonah, da cui il vecchio Cherokee obbligò a gettarsi il ragazzo della principessa mentre lei guardava. Soltanto che, distrutta dal dolore, anche Nacoochee si scagliò nel vuoto, sicché il padre, commosso, fece innalzare questo tumolo. Una straordinaria testimonianza tra storia e mito.
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