Essere ammirati da giganti musicali del calibro di Jim Reeves, Johnny Cash ed Elvis Presley non è da tutti. Per Patsy Cline, però, era normale, dovuto. Lei era l'angelo del country, l'undicesima donna per importanza nella storia del rock'n'roll. Nata nel 1932 a Winchester, Virginia, la sua breve, fulgida vita, costellata di grandi successi discografici e collaborazioni illustri, si interruppe bruscamente nel 1963, quando aveva ancora trent'anni, a causa di un incidente aereo. Il mezzo su cui viaggiava si schiantò in un bosco vicino a Camden, nel Tennessee, dove sorge, in memoria di quella tragedia e dell'evento miracolo che spezzò, il Patsy Cline Memorial. Venire in questo angolo incontaminato del Volunteer State sarà un atto di omaggio che ti consentirà di scoprire una delle figure più cariche di grazia, stile e trasporto del Nashville Sound, il nuovo stile del country nato nella Music City grazie soprattutto allo show radiofonico Grand Ole Opry. Risentirai la sua squillante voce in contralto cantare pezzi intramontabili, come "Three Cigarettes in an Ashtray", "Leavin’ on Your Mind", "She’s Got You", "Walking after Midnight", "Sweet Dreams", perle di una carriera conclusa proprio al culmine. Gli antichi dicevano che questa fine spetta a coloro che sono amati dagli dei. Forse Patsy era una divinità lei stessa, venuta a farci innamorare col suo mistero celeste.
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