Attraversando i paesaggi fluviali, subtropicali, del Mississippi, vicino a Port Gibson, ti imbatterai in un luogo che potrebbe sembrarti frutto di un miraggio o di un'allucinazione. Windsor Ruins. Nel folto della vegetazione fitta, umida, scoprirai un peristilio di 23 colonne corinzie che hanno tutto l'aspetto dei resti archeologici di un antico tempio classico, immerse in un silenzio sacrale, sospeso. Non si tratta di un'apparizione ingannevole, ma delle rovine di un'immensa dimora aristocratica con annessa piantagione, la più grande della zona, costruita nel 1861 e distrutta da un incendio trent'anni dopo. Si può dire che nel caso della Windsor Mansion la devastazione abbia sortito un effetto magico, creando inconsapevolmente la replica incantata di un edificio greco-romano, a due passi dal Mississippi, in uno scenario così differente da quello mediterraneo. Aggirandoti tra le colonne che sono state set di vari film, tra cui "L'albero della vita", del 1957, con Elizabeth Taylor e Montgomery Clift, proverai a carpire l'eco delle vicende domestiche di una famiglia possidente, con i sei figli, i loro giochi, i pomeriggi trascorsi in veranda. Tra l'America e la Grecia.
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