Viaggiando attraverso l'altopiano desertico dell'Arizona, non distante da Tucson, a un certo punto ti imbatterai in una mole bianca, tremante per il calore, che mano a mano si complicherà in finestre, campanili, in una cupola, fino ad apparirti come un meraviglioso complesso religioso dall'aria moresca. Non si tratta di un miraggio, ma di un'importante Missione gesuitica intitolata a San Xavier del Bac, coofondatore dell'Ordine di Gesù con Ignazio di Loyola, considerata da molti il più splendido esempio di monumento barocco di tutti gli Stati Uniti. Fondata nel 1692 da Padre Eusebio Kino per evangelizzare i nativi Tohono O'odham secondo quello spirito di fratellanza paritaria che fece definire le missioni "trionfi dell'umanità" a Voltaire, noto anticlericale, l'attuale impianto di San Xavier del Bac risale agli ultimi decenni del 1700 e rappresenta un capolavoro della cosiddetta architettura neorinascimentale iberica, omogenea in tutta quest'area a cavallo tra Stati Uniti e Messico, all'epoca Vicereame di Spagna. Di fronte alla facciata, la cui parte centrale in pietra è riccamente decorata con statue e fregi floreali, nell'interno ammirerai un trionfo di decori lignei policromi che troverà il proprio culmine nell'altare. Rimarrai senz'altro colpito dalla statua di Kateri Tekakwith, la prima nativa americana proclamata Santa dalla Chiesa Cattolica. Qui tutto è davvero all'insegna dell'incontro. In una cornice d'arte, luce e deserto.
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