Le cronache raccontano che un giovanissimo e ancora sconosciuto Elvis Presley entrò un giorno nel negozio aperto nel 1946 dai fratelli Lansky su Beale Street, la fucina della musica afroamericana di Memphis, prima come rivendita di cianfrusaglie militari della Seconda Guerra Mondiale e in seguito di tessuti e indumenti: al proprietario fece presente che non aveva un quattrino, ma che quando sarebbe divenuto ricco avrebbe svaligiato tutta la bottega, "I'm going to buy you out", in inglese, al cui il proprietario rispose ironicamente "don't buy me out, just buy from me". In effetti Lansky Brothers ha legato la propria fama al fatto di essere divenuta la sartoria ufficiale di tutte le più grandi star della moderna musica americana, attratte a Memphis dal Sun Studio e da un melting pot impareggiabile di generi e stili. Su tutti Elvis, al punto di guadagnarsi il titolo di Clothiers to The King: dalla primissima apparizione televisiva del 1956, Presley vestì sempre gli abiti di Lansky, come la mitica linea rosa-nera che segnò la tendenza cardine degli anni 50. Non sarebbe corretto dimenticare però gli altri clienti illustri della boutique: B.B. King, Roy Orbison, Isaac Hayes, David Porter, Carl Perkins, Johnny Cash, J.J. Lewis, Duke Ellington. Quando entrerai nella boutique inaugurata nel 2001 all'interno del Peabody Hotel rimarrai abbagliato da un'atmosfera nostalgica di camicie colorate e giacche con lustrini che si mantiene, però, al passo della moda. Senza tempo. Come il re.
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