Il blues ha delle radici ignote, antichissime. Nasce dai canti degli schiavi impiegati nelle piantagioni di cotone, col battere e il levare associati alle operazioni delle braccia, dai duri lavori sugli argini del Mississippi e dei suoi affluenti. Litanie primitive, oscure, che venivano dall'Africa. Lo stesso "padre del blues", quel W.C. Handy che, agli inizi del 900, diede vita al cosiddetto Memphis Blues, una corrente che prese il nome da un brano inciso per una campagna elettorale del 1914 con la sua orchestra, la prima codificazione discografica del genere che gli consentì di influenzare profondamente tutti gli sviluppi della successiva musica americana, in primis il rock, lo aveva imparato dagli operai delle fabbriche, da improvvise apparizioni di cantori solitari in qualche stazione ferroviaria desolata. Sviluppi che ebbero la propria culla nella strada di Memphis dove Handy aveva stabilito la propria dimora, la mitica Beale Street, quella di B.B. King ed Elvis Presley, di Muddy Waters e Chuck Berry, quei cento metri di casette basse in mattoncini che risuonano ancora oggi, da mattina a notte, di tutte le voci musicali del grande Sud degli States. All'inizio della via, partendo dal capo opposto al Mississippi, potrai visitare la piccola casa in legno di W.C. Handy, perfettamente conservata con le sue assi di legno dipinte d'azzurro e bianco. All'interno scoprirai cimeli e ripercorrerai lo sviluppo del Blues moderno dal grembo del Delta Blues... nel suo luogo natale!
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