Nathaniel Hawthorne e Herman Melville. Come dire i due massimi rappresentanti, i padri indiscussi della letteratura del Nuovo Mondo e, in particolare, della cosiddetta American Renaissance, la cui culla fu il New England, imbevuto di cultura europea. Basti citare i due loro capolavori assoluti, due autentici classici, "La lettera scarlatta", del 1850, e "Moby Dick", pubblicato l'anno successivo con tanto di dedica, da parte di Melville, al "genio di Hawthorne". Si erano conosciuti da poco. Dove? Nel cuore di una natura incontaminata, morbida, come è intuibile leggendo i testi dei filosofi trascendentalisti appartenenti a quella temperie culturale, ad esempio Emerson e Thoreau. Quando arriverai ai piedi della Monument Mountain, un'ampia gobba alta quasi 500 metri che domina i più dolci rilievi del Berkshire, ti accingerai a ripercorrere le orme della passeggiata durante la quale Hawthorne e Melville si incontrarono per la prima volta, il 5 agosto del 1850. Una tempesta passeggera inzuppò la comitiva. Accadimento che propiziò un'amicizia destinata a divenire solida, fatta di affetto e scambio intellettuale. Durante il tuo percorso di hiking sentirai aleggiare la loro presenza, tra l'odore di resina e i pini. Giunto alla sommità intuirai, poco distante, il villaggio di Arrowhead, dove si trova la casa museo di Melville: si dice che, dal suo portico, passasse ore ad ammirare il Greylock, un masso che ricorda un cetaceo. Forse Moby Dick è nato in un pomeriggio del Massachusetts!
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