"Deep Space Network", vale a dire Rete dello Spazio Profondo. È il nome del programma lanciato dalla NASA in contemporanea con la propria istituzione, nel 1958: si tratta di un complesso internazionale di tre array di radiotelescopi che, sfruttando la mappatura radar dell'Universo, anche quello più remoto, svolgono un'attività di supporto alle esplorazioni astronautiche. I centri si trovano tutti in zone montuose, aride, al fine di ridurre al massimo il coefficiente di interferenze, rispettivamente a Madrid, Canberra e nel Deserto del Mojave, in California, dove è attivo il Goldstone Deep Space Communications Complex. Una visita a questo presidio della NASA in una delle zone più sconfinate e spettacolari della California ti darà una panoramica su uno dei principali presidi di monitoraggio delle varie sonde sparse per lo spazio. Le modernissime cinque antenne paraboliche in funzione, tra le quali primeggia la poderosa DSS 14 - "Mars" con un riflettore Cassegrain di 70 metri di diametro e apertura di 3850 metri quadrati, sono molto preziose anche per lo studio scientifico di quasar e radiostazioni che emettono onde non appartenenti allo spettro visibile. Il Pioneer Deep Space Station, il primo nucleo del complesso dichiarato monumento nazionale, ti offrirà l'ancora oggi imponente antenna di 26 metri. Ti sentirai avvolto da miriadi di segnali. La loro origine è remota. Vengono dallo spazio profondo!
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