Prendi la più spettacolare formazione geologica delle Americhe, un sistema di fenditure profondissime che potrebbero contenere cinque o sei volte il celebre Grand Canyon dell'Arizona, e aggiungici l'entusiasmo visionario di un ingegnere che era anche esploratore, filosofo e inguaribile sognatore, e otterrai solo un anticipo dello spettacolo che ti attenderà tra lo stato del Chihuahua e l'Oceano Pacifico, descritto da "La polvere del Messico" di Pino Cacucci. Nella seconda metà dell'800 Albert Kimsey Owen concepì una linea ferroviaria che scavalcasse il Barranca del Cobre, il gruppo di voragini scavati da fiumi impetuosi nei fianchi della Sierra Madre occidentale che all'epoca era frequentato esclusivamente dai Tarahumari, un gruppo di indigeni stregoni dediti al rito del peyote tra i quali andò a perdersi, per ritrovarsi, il drammaturgo surrealista Antonin Artaud. Poteva sembrare un'utopia, al pari della comunità ideale di Ciudad Pacifico che sempre Owen aveva inaugurato nella Baja California. Eppure il sogno divenne realtà, e oggi il "Vista Tren", o treno del Chepe, ti farà sorvolare abissi che svaniscono in un gorgo invisibile, attraverso un complesso di 37 ponti e 86 tunnel. Le varie fermate ti consentiranno di visitare siti storici, come El Fuerte, un avamposto militare spagnolo, e di dominare panorami che ti faranno sentire tutt'uno con la meraviglia del mondo, ad esempio presso il Divisadero, il più aereo. E non sarà un'allucinazione...
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