Di X, l'oscuro protagonista del romanzo di Joseph O'Neill "L'uomo di Dubai", un'affascinante narrazione che s'aggira tra gli scenari avveniristici della metropoli sorta dalle sabbie e che sintetizza le tendenze fondamentali dell'età contemporanea, sappiamo ben poco. Avvocato, lascia New York attratto dalle sirene della ricchezza e va a vivere nell'Emirato per amministrare gli enormi capitali di un suo vecchio collega di studi libanese. Prima di scoprire questi dettagli apprendiamo, all'inizio del libro, che ama le immersioni subacquee, capaci di renderlo libero, nel silenzio blu dell'abisso, dal vincolo biografico che avvince ogni vita. Da Dubai appena può si reca nella Penisola di Musandam, exclave dell'Oman che si allunga nelle acque cristalline dello stretto di Hormuz con un profilo addentellato, ricco di fiordi e isole. Non ti ci vorrà molto per comprendere il motivo per cui il personaggio letterario predilige questo braccio della Penisola Arabica. A bordo dei tradizionali dhow esplorerai un paesaggio dalle tinte nette, fatto di rocce dalle sfumature tiepide che vengono accese da riflessi abbaglianti, cavità e antri, bracci di mare smeraldini, tersi. Già dall'imbarcazione ammirerai una vita sottomarina multicolore e abbondante. Un tuffo e scoprirai il loro silenzio sconfinato, tra grandiosi scenari di pareti verticali e grotte. E pensare che i grattacieli di Dubai sono così vicini!
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