Talora sono i giudizi negativi a suscitare curiosità. Così leggendo "In viaggio contromano", il romanzo di Michael Zadoorian che racconta l'ultima avventura on the road di due anziani coniugi prossimi a terminare il loro cammino su questa terra, ti rimarrà impressa l'opinione formulata dall'io narrante, Ella, quando a bordo del vecchio camper Leisure Seeker sta attraversando l'Oklahoma, lungo la mitica Route 66. Nei pressi di Claremore passa davanti al Memorial Museum dedicato a Will Rogers, ma non si ferma a omaggiarlo, perché lo ritiene un "pallone gonfiato". Questo personaggio celebre nei primi due decenni del 900, però, merita di essere scoperto. D'altronde la stessa leggendaria arteria che seguirai sulla scia del libro è intitolata all'attore di etnia cherokee noto anche come "Oklahoma's Favorite Son". La sua figura, da queste parti, è ancora venerata, come capirai all'interno dell'installazione espositiva, ospitata nella sua dimora rurale, che possiede la grandiosità solenne di un mausoleo. Fotografie, memorabilia, cimeli, documenti, ti racconteranno la sua vita avventurosa: cresciuto nel Territorio Indiano, era così abile a lanciare il lazo e in altri virtuosismi da cow boy da divenire una delle star più amate e pagate di Hollywood, con oltre 70 film all'attivo che lo resero noto in tutto il mondo. Nello splendido parco della tenuta giungerai alla sua tomba, dove è inscritto il noto epitaffio dettato dallo stesso Will, ironico e tagliente, come era prevedibile.
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