Uno dei motivi di fascino della Route 66, la "madre di tutte le strade", risiede proprio nel suo abbandono. L'arteria che un tempo giocò un ruolo fondamentale, consacrato dall'immaginario culturale novecentesco, nel collegare due anime dell'America, il Midwest e la costa californiana, è ora quasi sprofondata sotto il proprio peso, si presenta come un precoce relitto archeologico, di sogni e avventure finite. Sarà per questo che i due anziani coniugi Ella e John, protagonisti di "In viaggio contromano", il commuovente romanzo di Zadoorian che racconta la loro senile luna di miele, vogliono ripercorrerla. Al posto di motel e centri abitati un tempo fiorenti, dove si fermavano durante le vacanze con i figli, ritrovano strutture fatiscenti, spettrali. Le stesse che ti stregheranno con la loro atmosfera inquietante, desolata. Uno dei punti più sinistri, già per il nome, che visiterai seguendo il tragitto del romanzo, è il vecchio villaggio di taglialegna di "Devil's Elbow", alla lettera "Gomito del Diavolo", in Missouri. Un gruppo sparuto di abitazioni in assi sparse sulle rive del fiume Big Piney, scavalcato dalla Route 66 mediante un ponte di ferro arrugginito, quasi inghiottito dalla folta vegetazione che sale dagli argini. Più in basso vedrai il grosso masso roccioso che si voleva fosse stato trasportato dal Maligno per mettere in difficoltà gli abitanti. Qui sarai nel cuore dell' America, rurale e pionieristica, sempre pronta a prendere la strada...
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