Davanti al suo spettacolo ammirerai la sintesi dell'Alaska, della sua anima in perenne movimento, formata dal collidere e dal lavorio incessante degli elementi. Erin McKittrick, come descrive nel suo "La strada alla fine del mondo", narrazione di un'avventura scientifica ed esistenziale all'ultima frontiera della wilderness, ci arriva rigorosamente in canotto, insieme al marito Hig. L'imboccatura della Glacier Bey, una profonda insenatura costiera cinta da monti dove maestose colate di ghiaccio incontrano l'acqua fluida dell'Oceano Pacifico, ti parrà, anche se a bordo di un più comodo traghetto, l'imboccatura dell'ultima Thule, la mitica isola del Nord scoperta dal greco Pitea. I protagonisti del libro, impegnati in un'esplorazione di oltre 6400 km, furono accolti da una folta colonia di leoni marini subito presero a girare intorno alla piccola imbarcazione, incutendo un certo timore. Non ti sarà difficile avvistare anche balene e megattere. A impressionarti maggiormente sarà, però, l'imponente ghiacciaio Muir che scende con due bracci congiunti nel prospetto frontale che, largo circa 3 km e alto sugli 80 metri, occupa l'intera apertura dell'insenatura. L'intera area protetta, dichiarata Biosfera e Patrimonio Unesco, è un immenso santuario naturale da esplorare all'insegna della meraviglia e dell'adrenalina... a due passi dall'infinito Nord!
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