In "Latinoamericana", il diario di viaggio in cui Ernesto Che Guevara racconta dell'avventura, decisiva per i suoi successivi sviluppi biografici, compiuta nel 1952 insieme all'amico Alberto Granado alla scoperta della "Maiuscola America", il futuro eroe della rivoluzione cubana si rammarica dei pochi giorni a disposizione per visitare Santiago del Cile. Allora sceglie di salire al Cerro Santa Lucia, una panoramica formazione rocciosa che sorge nel centro della città e che già dall'epoca dei Conquistadores spagnoli assolveva a un’importante funzione difensiva e di avvistamento. Da qui, oggi, potrai godere di vedute complete sull'intero tessuto urbano, in un'atmosfera incantata e romantica di giardini. Quando sarai di fronte all'ingresso monumentale della Terrazza Nettuno, una scenografica porta neoclassica giallina, adornata da una fontana su cui troneggia la statua del dio marino e che si allarga in due ariosi bracci di scalinate, con tanto di palme che la coronano, ti sembrerà di star varcando uno stabilimento termale della Bèlle Epoque, in una luce mediterranea che ricorda Palermo. All'interno vialetti ombreggiati e freschi ti condurranno alla sommità della collina, sorvegliata ancora oggi, sull'altro versante, dal Castello dell'Hidalgo, convertito in un centro di convegni ed eventi. Non ti sembrerà vero di essere nel cuore di una metropoli...
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