A un certo punto del suo viaggio, in cui incontra personaggi eccentrici, sradicati nella sconfinata e solitaria distesa che attraversa nel suo capolavoro "In Patagonia", figure perdute in un vuoto ventoso che rischia di instillare disperazione o follia, Chatwin si imbatte in Miss Starling, un'inglese esperta in giardinaggio che lavora presso un'estancia della Terra del Fuoco, curandovi un piccolo parco in stile giapponese. D'altronde il Sol Levante era stato il suo più grande amore tra i numerosi paesi visitati sulla scia della passione per la natura vegetale, dall'Oregon all'Australia. Qui, al confine estremo del Sud America dove il fiato ghiacciato dell'Antartide riveste le scogliere di distese brulle e bruciacchiate, adatte all'allevamento ovino, ha comunque avuto modo di fare una notevole scoperta, la stessa che attenderà te, soprattutto sull'Isola Hoste, oltre cui s'annuncia il regno desolato del continente bianco. Infatti i boschi che ammantano le pendici dei boschi sono composti dall'esemplare di albero che, in assoluto, vive più a Sud sul nostro pianeta, vale a dire il Nothofagus antarctica, un faggio deciduo nella cui corteccia gli indigeni Ona riteneva risiedessero spiriti divini. Sarà un incanto camminare all'ombra salubre e fresca di questi boschi, l'ultimo paradiso di foglie e linfa prima del Polo accecante.
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