Se prima di recarti a Trieste vorrai fare incetta di letture, per non risultare impreparato all'identità molteplice, colta di questa città in cui si intersecano tre e più mondi e sono state scritte pagine fondamentali, non solo letterarie, della cultura europea, soprattutto a cavallo tra 800 e 900, nessun problema. Tale nutrimento non ti appesantirà affatto durante il viaggio. Il consiglio che però dovresti seguire è di tenere la pancia vuota. Fai conto che tutta quella ricchezza, di cui sei ghiotto fruitore in libri, cataloghi, mostre, ha il suo esatto corrispettivo culinario. Ne esce uno dei panorami gastronomici più contaminati e ibridi del Vecchio Continente, nonché un campionario di ricette tutt'altro che leggere. Dunque, al fine di non farti mancare proprio nulla, cerca di arrivare il più leggero possibile. Già l'aperitivo ti delizierà. In un caffè storico imbevuto di accenti da Austria Felix assaporerai, insieme a un bicchiere di vino, l'immancabile prosciutto cotto affumicato in crosta di pane, una vera delizia, spesso spolverata con il kren, il rafano onnipresente nella cucina friulana. Come primo imperdibile è la jota, minestra dall'anima slava, con crauti, fagioli, patate e costine di maiale. Oltre alle numerose zuppe, potrai assaggiare vari tipi di gnocchi, di origine danubiana, al pari del gulash, re dei secondi di carne insieme ai "cevapcici", saporite polpette serbe. I numerosi piatti di pesce rappresentano l'Adriatico e il Sud. I dolci? Prossima puntata!
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