Le ambientazioni di Star Wars sono così spettacolari nella misura in cui uniscono elementi che sulla terra si trovano a distanza l'uno dall'altro, componendoli in una disposizione immaginaria, adatta a lontane regioni intergalattiche. Ciò spiega anche il fatto che George Lucas abbia utilizzato più location come set di quello che nel film, poi, è un unico ambiente. Prendi il pianeta desertico di Tatooine, tra i più celebri e iconici della saga cinematografica, patria della famiglia protagonista, gli Skywalker. Il regista elesse a sito per le riprese la Tunisia, e lo stesso nome che coniò nella finzione narrativa deriva da una località del Paese nordafricano. Il particolare più mostruoso e terribile di quelle distese aride, però, fu collocato in un angolo del deserto di Yuma, in Arizona, un reticolo sabbioso e assolato. Ogni tuo passo in questo paesaggio inospitale e ostile sarà colmo non solo di meraviglia per la natura, ma anche di brivido e suspense. Infatti potresti imbatterti niente meno che nel grande pozzo di Carkoon, la voragine da cui, nella versione del 1997 de "Il ritorno dello Jedi", si dimenano i tentacoli spaventosi del Sarlacc, mostro onnivoro pronto a triturare qualsiasi malcapitato nel suo gigante, orrendo becco. Si, è vero che fu creato al computer. Ma la fantasia e la suggestione possono creare brutti scherzi... fai attenzione!
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