Ci sono luoghi che non possono che riscuotere consensi unanimi. Certi paesaggi, monumenti, vie e scorci cittadini. Se poi si chiamano Piazza del Plebiscito, come il più grande spazio pubblico di Napoli, questo destino è inevitabile. E non solo per il nome. Quando infatti ti troverai circondato dalla scenografico catino, immenso ed elegante, un emiciclo che è una sorta di Pantheon dilatato sino a diventare respiro urbano, inizierà a mancarti il respiro. Qui sentirai pulsare il cuore antico, nobile e aristocratico, di una metropoli che per secoli è stata abituata ad essere una delle capitali più floride del Mediterraneo, un centro d'arte e cultura vivace e in continuo fermento. Da qualunque lato volgerai lo sguardo incontrerai quinte architettoniche maestose, risalenti a diverse fasi di sistemazione di un nodo nevralgico della città partenopea. Prima di tutto la Basilica di San Francesco di Paola che, con i suoi bracci colonnati mutuati da San Pietro, dà fisionomia all'intera piazza, con un'ariosità neoclassica soave, serena. Il grandioso complesso in pietra lavica risale all'opera razionalizzante di Gioacchino Murat, mentre il prospiciente Palazzo Reale, magnifica reggia borbonica del 600 che conobbe importanti lavori di adeguamento diretti dal Vanvitelli... all'interno ti attenderà una Versailles in pieno centro storico. Ultimo consiglio: potrai provare a passare ad occhi chiusi tra le due grandi statue equestri al centro, è un'antica tradizione. Pronto alla sfida
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