Per oltre duecento anni una consuetudine non scritta, a un certo punto ratificata anche in legge, impediva che qualsiasi nuovo edificio venisse costruito a Milano potesse superare in altezza la sua Patrona dorata che, posta nel 1774 sulla guglia maggiore del Duomo, da allora veglia sulla città di cui è divenuta simbolo. Anche se, dal Pirellone in poi, la metropoli del XX° secolo si è arricchita di grattacieli che hanno sforato la fatidica soglia dei 108 metri e mezzo, la Madonnina è rimasta nel cuore di tutti i Milanesi che, dal centro alla periferia, guardano alla sua figura materna quale vero fulcro e centro focale di quella che oggi è una metropoli estesa e ricca di anime. Anzi, sarebbe corretto dire "Madunina", come la chiamano non solo i cittadini di generazioni ma anche tutti colore che, una volta giunti nella nebbiosa capitale economica d'Italia, si sentono subito parte integrante del suo motore invisibile, pulsante. Non è un caso che una delle canzoni popolari più famose nella musica del Belpaese sia dedicata proprio a lei. Quando ascenderai alla foresta di guglie della sommità del Duomo, un ricco intrico gotico di marmi a due passi dal cielo, vedrai da vicino la statua abbagliante. Sotto di lei Milano, frenetica, concitata: sebbene sembri distratta, sa bene che lassù c'è la sua icona benevola... anche tu finalmente un po' Milanese potrai iniziare a canticchiare "Oh mia bela Madunina"!
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