"I Lived to Tell It All", così recita il titolo dell'autobiografia e di un album di George Jones, uno dei massimi esponenti della musica country. Questo spiega la sua esistenza così tormentata, segnata da dipendenze e legami sempre burrascosi, ma insieme alimentata dal fuoco dell'arte, sin da giovane quando, cantore duro e crudo da honky tonk, sullo stile di Hank Williams, sviluppò il proprio stile sino a diventare, per molti, la voce più fine e originale nella storia del country. A dispetto delle difficoltà e dei dolori, nessuno, eccetto l'altro grande Eddy Arnold, seppe mantenersi quanto Jones costantemente all'interno della Top Ten Hits di genere. Nel 2015, a due anni dalla morte, Nashville ha voluto onorare questo genio sregolato e dolente con un museo moderno e interattivo, ricco di spazi che ti coinvolgeranno in modo divertente e mai noioso per farti scoprire la straordinaria vicenda umana ed artistica del musicista nato in Texas nel 1931: installazioni, memorabilia, registrazioni audio e video copriranno l'arco biografico di George Jones dall'infanzia sino agli ultimi anni, rendendo ancora più ricca di interesse un'esperienza già di per sé degna di essere romanzata. La voce melodiosa di George ti accompagnerà anche nel ristorante panoramico e nello shop fornito di materiale di ogni genere. Forse vale davvero la pena vivere per raccontare tutto...
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