Alcune città, grazie alla loro posizione geografica sita al centro di percorsi e rotte di uomini e idee, rappresentano dei crocevia culturali dove si incontrano esperienze spesso distanti che lì, però, danno vita ad esiti inaspettati. Ad esempio St. Louis, a metà strada tra Est e Ovest e Nord e Sud, in quei territori centrali attraversati solo di passaggio, è stato un laboratorio musicale davvero fecondo nel quale prodotti non autoctoni hanno trovato stimoli creativi inediti. Soprattutto dalla zona del Delta del Mississippi giungevano i nuovi generi del grande alveo afroamericano, primo su tutti il blues che qui si contamina soprattutto col ragtime, la musica da ballo pianistica, nata nei quartieri a luci rosse, progenitrice del jazz. Il risultato fu quel St. Louis Blues eternato anche in una composizione del 1914 firmata dal grande W.C. Handy. D'altronde agli inizi del XX° secolo nel fervido centro bagnato dal Mississippi visse colui che è noto come "The King of Ragtime", il leggendario Scott Joplin, assiduo frequentatore dei locali notturni in cui cercava ispirazione per la sua musica di tendenza e controcultura. Intere folle si recavano ad ascoltare il geniale artista quando si esibiva al Rosebud Café, vicino alla sua dimora, occupata tra 1900 e 1903 e oggi Sito Storico in cui si è mantenuta intatta l'atmosfera cosmopolita e allegra di quando St. Louis ospitò l'Expo 1904. Sulle note dei rags ti abbandonerai ad atmosfere cariche di glamour patinato... a casa del King!
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