Se è vero che colui che è considerato suo padre nobile e genio inarrivabile, il leggendario Robert Johnson, strinse un patto col diavolo per ottenere la capacità tecnica e creativa che lo rendono immortale, si comprende allora quello spirito misterioso, demoniaco che caratterizza il Delta Blues, la tradizione musicale afroamericana basata su chitarra, armonica e canto vocale nato tra anni 20 e 30 nella zona finale del corso del Mississippi. Le atmosfere esauste e paludose delle distese umide del Grande Fiume, che fa terminare il continente in una poltiglia di stagni e pozze, vivono in quei ritmi quasi malarici, venati di stanca disperazione. Proprio il Delta Music è la radice da cui si sono sviluppati i successivi rami del blues statunitense, forse il più influente genere data la sua importanza anche per altre forme creative, specie il rock'n'roll. A Clarksdale, non lontano dal noto e sinistro incrocio dove Johnson si incontrò col Maligno, un museo apposito ti racconterà ogni sfaccettatura di questo che, oltre più di uno stile, rappresenta la scelta radicale di un modello di esistenza, un approccio lucido e disincantato alle cose. Ogni chicca e segreto su artisti nati e cresciuti proprio da queste parti, tra cui Muddy Waters, John Lee Hooker, Son House, Ike Turner, Jackie Brenston, Sam Cooke, Junior Parker e W. C. Handy, sarà soddisfatta... pronto a tornare alla fonte del blues, paradossalmente sul delta del Mississippi?
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