La sua figura snella, sormontata dall'immancabile cappello a tese largo tipico degli abitanti delle provincie rurali d'Alabama, campeggia di diritto all'interno del pantheon delle divinità musicali del 900, in cui porta lo spirito complesso e stratificato delle terre del Sud, il crogiolo fecondo di influssi e stilemi culturali che hanno dato vita a un panorama artistico fondamentale per la cultura statunitense. Hank Williams, come tutti i grandi geni creatori, non può essere compreso a prescindere da quelle radici che poi ha fuso in un risultato personalissimo e innovativo. Nella sua sterminata discografia, che annovera capolavori eterni quali “Hey, Good Lookin'”, “I Saw the Light,” “Jambalaya” e “Cold, Cold Heart", convivono insieme al sottofondo country apporti di gospel, blues, honky-tonk e anticipi di rock. Tutte le anime dell'Alabama, dove nacque nel 1923, per la precisione a Mount Olive. Da qui potrai imboccare il Trail dedicatogli, attraverso villaggi e paesaggi rurali che hanno l'aria graffiante, carica d'ironica allegria venata di malinconia da lunghi pomeriggi nelle verande affacciate su campi a perdita d'occhio, della sua musica. Passerai per la casa natale, la chiesa nella quale rimase colpito dai cori sacri afroamericani che ebbero influenza decisiva, la scuola di Greenville dove studiò anche chitarra con l'amico nero Rufus “Tee-tot” Payne, la stazione di benzina in cui conobbe la moglie... scenari dolci e indolenti, che hanno il sorriso del Dio del Country!
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