Le vette montane rappresentano da sempre, per l'uomo, un obiettivo prediletto per testare le proprie forze e la capacità di superare i limiti apparentemente più ostici. Lì sopra, poi, la fatica e il sudore del cammino sono ampiamente ripagate con una sensazione aerea e celeste in grado di avvicinare a quella che dovrebbe essere la vita degli dei. Dolcemente perso tra i magnifici paesaggi silvestri delle Rocky Mountains, sprofondato in una natura amena e fresca, una vera e propria panacea in grado di alleviare lo stress e gli affanni della vita metropolitana, ti guarderai intorno per provare a indovinare quale sia il picco più elevato di questo sistema di vallate e boschi intatti. Vuoi un indizio? Si tratta del Monte Elbert, nella catena degli Sawatch, in Colorado, che con i suoi 4400 metri rappresenta la seconda vetta degli Stati Uniti continentali. Giunto nelle praterie folte che si stendono ai suoi piedi non riuscirai a resistere alla sfida che quel lontano picco innevato ti lancia, oltre tappeti impenetrabili di boschi. Certo, anche dall'altopiano lo spettacolo è appagante, carico della violenta e selvaggia bellezza tipica degli acrocori delle Alpi statunitensi. La cima, però, sembrerà attendere solo te. I percorsi d'ascesa sono svariati e non prevedono tratti d'arrampicata. Ciò che è richiesto, oltre alle necessarie precauzioni ed equipaggiamenti, è senza dubbio un ottimo allenamento e la pazienza di raggiungere il traguardo. Prima di toccare il cielo con un dito!
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