I geni spesso sono osteggiati, perché la loro potenza creatrice è foriera di novità guardate con sospetto dai conservatori legati a stilemi fissi e immutati. I grandi artisti, d'altronde, non si limitano a cancellare la tradizione, ma ne sono talmente imbevuti e pregni da coglierne, anche mediante il dialogo con forme e concezioni espressive alternative, le intime potenzialità. Così Astor Piazzolla, il grande rivoluzionario e padre del tango moderno, era cresciuto sin da piccolo con quella musica triste e passionale nel sangue, da quando si cimentava da provetto suonatore di bandonèon, per poi però arricchirsi di una sterminata cultura che lo portò a fondere nel vecchio tango popolare elementi del jazz e della musica sinfonica europea, dando vita così a una delle più complesse e ammirate esperienze compositive del XX° secolo. A Buenos Aires, la città cui l'attività di Piazzolla fu così strettamente intrecciata, uno splendido locale ricavato all'interno di una sala teatrale che ti riporterà alle atmosfere borghesi e raffinate a cavallo tra 800 e 900, quando la capitale ambiva a divenire la Parigi del Sud America e suo biglietto da visita a tal fine era proprio il tango, è intitolato all'immortale maestro. Il Piazzolla Tango ti darà l'opportunità di gustarti una cena raffinata e tradizionale al contempo mentre andrà in scena, sul palco incorniciato dai loggioni pieni di stucchi dorati, la sensualità danzante del tango... quello del suo genio impareggiabile, ovviamente!
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