Appartati, silenziosi, in una quiete placida, quasi per un volontario esilio dal mondo. Così ritroviamo spesso i nuclei originari di un centro urbano, quelli che ne rappresentano la cellula iniziale da cui poi è germinata una storia più o meno complessa e gloriosa. Nella loro tranquilla immobilità spesso ci è dato quasi scandagliare le ragioni di ciò che è accaduto dopo. Il loro raccoglimento è gravido di echi, memorie, destini. Forse non lo diresti vedendola oggi, così caotica, eccentrica, anticonformistica, ma il primo edificio costruito a San Francisco, e coincidente con la sua fondazione, è un complesso religioso dove aleggia un clima di mistica contemplazione e serenità francescana. La Mission Dolores si trova lì dal 1791. La struttura primitiva, perfettamente conservata, è la graziosa chiesetta bianca di fianco alla quale nel 900 è stata costruita una basilica neogotica: il suo interno è sobrio, caldo come il colore delle travi di sequoia, e ti donerà il profumo di antiche domeniche d'epoca coloniale. Il cimitero attiguo è un giardino fiorito, dall'aria di chiostro, dove la morte ha una aria civettuola, addomesticata. Il brusio di Frisco qui ti giungerà come un sottofondo sopito e smussato. Eccoti indietro nel tempo, negli ardenti pomeriggi passati a vagheggiare l'Eldorado ammirando il luccichio della Baia. Sotto l'altare riposano le spoglie di Moraga, il fondatore della città che forse oggi stenterebbe a riconoscere, ma di cui sarebbe senz'altro fiero!
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