E' vero che il vino ha trovato casa da tempo qui nella Napa Valley, il cui toponimo di origine nativa, d'altronde, indica probabilmente il concetto di dimora. Furono gli Spagnoli a importarvi l'arte di trarre il divino nettare dagli acini d'uva. Sulla produzione vitivinicola d'oltreoceano, però, è gravato per lungo tempo un pregiudizio misto a senso di superiorità da parte dei paesi produttori europei. Fino a 1975. A Parigi, in una degustazione cieca, uno Chardonnay della Montelena e un Cabernet Sauvignon della Stags' Leap stravinsero la competizione e i Francesi, noti narcisisti, furono costretti ad interessarsi degli Americani. Potrai visitare il frutto delicato ed elegante di questo incontro nella Raymond Vineyard, un concentrato di eccellenza enologica nel contesto di una cantina dallo stile e design avanguardistici. L'innata cultura e nobiltà borgognona si sono qui sposate perfettamente con lo spirito statunitense versato nel marketing. I vari ambienti della struttura sembrano delle gallerie d'arte contemporanea: da una stanza simile a quella d'una bisca di altissimo livello passerai in autentiche sale espositive dove le botti metalliche si inseriscono quasi come sculture, spazi minimali e accattivanti griffati da una fusion raffinata e seducente. Ovviamente le protagoniste di questo percorso sono le bottiglie, le vere gemme in esposizione. Assaggiando il loro contenuto prezioso capirai perché i Francesi sono venuti sin qui!
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