Gli astrofili, o chiunque abbia avuto occasione di assistere allo spettacolo di una notte stellata, sono concordi nell'affermare che di fronte alla meraviglia luminosa di un cielo perfettamente buio, terso, splendente, le distanze si annullano e ci si sente pressoché schiacciati, invasi, compenetrati da quella meraviglia primordiale, remota e misteriosa. In Cile, poi, questa sensazione di partecipazione panica all'infinito sarà decuplicata. L'ottima qualità dell'aria, tersa e secca grazie alla particolare esposizione degli altopiani desertici stretti tra le Ande e l'Oceano, la quasi totale assenza di insediamenti umani e relativo inquinamento luminoso, fanno sì che il paese sudamericano sia la nuova frontiera dell'astronomia, celebre per alcuni dei principali osservatori del pianeta. Una delle zone migliori è la valle dell'Elqui, nella provincia di Paihuano, ad un'altezza media di 1700 metri. Qui, già a occhio nudo, l'emisfero australe quasi ti accecherà. Se poi capiterai presso l'Observatorio Cielo Sur, ti sembrerà di essere un astro tra gli astri grazie ai potenti ingrandimenti telescopici di questa cupola sovrastata dall'immenso... cielo del Sud, un Paradiso visibile.
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