Il Cile, si sa, è il vero paradiso di astronomi, astrofisici e astrofili. I suoi altopiani desertici, totalmente immuni da inquinamento luminoso e caratterizzati da un'assenza pressoché cronica di addensamenti atmosferici, sono degli anfiteatri spettacolari, silenziosi, dai quali si assiste alla meraviglia violenta, smisurata, sublime, della notte australe. Qui si concentra oltre la metà dell'attività scientifica e di osservazione a livello mondiale e chiunque, anche se digiuno di conoscenze tecniche, rimane quasi schiacciato dallo splendore insondabile dell'universo. Un ottimo osservatorio da cui potrai navigare in questo oceano infinito è quello del Pangue, 500 km a nord di Santiago del Cile, circondato dalle ondulazioni desertiche della valle dell'Elqui, a 1500 metri di quota. Le uniche costruzioni che vedrai in lontananza da questa specola naturale sono altri osservatori astronomici, vale a dire il SOAR, Gemini e Tololo. La posizione isolata, l'ottima qualità dell'aria e il buio totale ti regaleranno, già a occhio nudo, uno spettacolo che non sospettavi, se sarà la prima volta in cui vi assisterai, che potesse appartenere a questa terra. Se poi ammirerai il cielo con il T700 Newton di 71 centimetri di diametro, inaugurato nel 2016 e al momento il più grande telescopio pubblico del Cile, ti sentirai proiettato nella galassia, con l'assistenza puntuale di esperti che te ne illustreranno regioni e distanze... mentre il tuo cuore batterà.
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