Inverno 1777-1778. Le zone ancora in larga parte selvagge del New England sono attanagliate da un inverno rigido e difficile. Uno di quegli inverni che, pur ponendoti di fronte a difficoltà immani, fanno intravedere in un'alba fredda la luce della rinascita. E così fu per l'Esercito Continentale capeggiato da George Washington, in guerra da due anni al fine di ottenere l'indipendenza dalla Gran Bretagna. Il generale e futuro Presidente scelse un luogo strategico e riparato per aqquartierare le truppe in attesa della primavera. Oltre 2000 dei 10000 soldati morirono per il freddo e le malattie ad esso legate. Ma fu proprio la Valley Forge la palestra in cui l'armata delle colonie ribelli forgiò il proprio carattere, temprato dalle avversità climatiche e dall'addestramento minuzioso cui fu sottoposta dall'ufficiale prussiano von Steuben, che qui giunse a dare lezioni di strategia. Valley Forge è un luogo solenne, onorato e venerato anche dalla natura circostante, col silenzio rispettoso che spandono i boschi e i pianori erbosi. Non sarà raro imbattersi in docili animali selvatici che vagano tra le ricostruzioni delle capanne dei soldati e il quartier generale di Washington, mentre più in là s'alza l'Arco neoclassico posto a commemorazione di quei mesi aspri e lontani senza i quali gli States mai sarebbero nati. E' però al tramonto, quando calano le ombre, che Valley Forge diventa più eloquente. Senza bisogno di celebrazioni e monumenti. Nel silenzio di una luce epica.
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