Che incredibile prodigio, gli Hoodos... Li trovi sparsi per il mondo, con forme e colori diversi, ma sempre loro, ogni volta una visione che lascia a bocca aperta. Perché è impossibile non rimanere stupefatti di fronte all'arte della natura, a come il suo instancabile lavorio sappia creare opere magnifiche come queste. Sei a Drumheller, nella provincia canadese dell'Alberta e ti aggiri fra di loro come tra le colonne superstiti di un tempio antico, pieno di enigmi. Guardali: dei pilastri in pietra arenaria che poggia su una spessa base di scisto, sovrastati da una grossa pietra... assomigliano a dei funghi, non ti sembra? La tentazione di toccarli è forte, ma non conviene: se ne stanno lì da milioni di anni, come degli spiriti saggi, forti e fragili allo stesso tempo. E il loro nome, che cosa ti fa venire in mente? Deriva dalla parola "voodoo" ed è stato attribuito a queste formazioni geologiche da parte degli europei, che quando li videro avevano sul volto la stessa espressione che hai tu ora. Sembrano magici... Sarà per questo che, nelle tradizioni Blackfoot e Cree, si crede che gli Hoodos siano giganti pietrificati che si animano di notte per lanciare pietre contro gli intrusi...
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