Sarà capitato anche a te, almeno una volta, di domandarti se sia più forte e resistente al tempo la mano dell'uomo o l'opera della natura. In Cambogia non troverai probabilmente la risposta al quesito, ma potrai sicuramente cambiare prospettiva. Nel complesso archeologico di Angkor, infatti, le rovine del sito di Preah Khan, edificato quasi 1000 anni fa, e una spettacolare vegetazione convivono perfettamente. Rimarrai esterrefatto nell'assistere a questo incredibile connubio che si paleserà fin dall'ingresso, dove vedrai un imponente albero le cui giganti radici coprono una delle porte. Varcato questo punto avrà per te inizio una personalissima avventura durante la quale potrai sentirti all'interno del set di un film di avventura. Passeggerai tra le rovine, crollate in alcune parti e perfettamente integre in altre, contemplerai le sculture poste al centro della cittadella e ti inoltrerai nei suoi cunicoli e corridoi più bui per rispuntare poi al cospetto di enormi piante, snodate in ogni dove. Ti piacerà pensare che è questo il modo in cui la natura prova, da secoli, a difendere una grandiosa opera umana come Preah Khan.
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