Hai chiesto alla tua guida in Cile di consigliarti un luogo dove assaggiare il pisco, l’acquavite prodotta nelle valli del nord che conoscevi per sentito dire. Sei sceso dall'auto e hai fatto il tuo ingresso in un luogo gradevole, con splendidi giardini dagli arredamenti in legno e fiori che pendevano sulla tua testa e sei stato accolto da gente affabile e ospitale. Hai scoperto, con tua enorme sorpresa, che potevi non solo osservare i processi di distillazione e godere di una degustazione gratuita ma che ti era anche possibile visitare gratuitamente un vero e proprio museo, ricco di antichi utensili e macchinari. Il pisco era ottimo, il suo sapore zuccherino ti ha stimolato le papille gustative ed è stato allora che hai sentito un invitante profumino provenire dai giardini, presso dei tavoli posti sotto una tettoia fiorita, dove ti sei seduto e hai gustato un saporito pranzo che lì servono sempre a prezzo fisso. Alla fine, con la pancia piena e un enorme sorriso di soddisfazione sul volto, hai chiesto alla tua guida: "Ma come si chiama questo luogo delizioso?". "Disteleria Mistral", ti ha risposto e ti ha spiegato che ti trovavi a Pisco Elqui, un piccolo borgo nato con il nome di La Uniòn e in seguito ribattezzato per reclamare il prodotto conteso da Cile e Perù, in entrambi bevanda nazionale. Profumi, sapori, colori, storia, cultura: non pensavi che tante meraviglie potessero trovarsi concentrate in un luogo solo.
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