Uno scheletro di un gigante capodoglio sembra avventarsi su di te. Le pareti sono tempestate di una marea di cimeli di guerra utilizzati da personaggi dall'aspetto avventuroso che sembra vogliano raccontarti mille storie. Ritratti di valorosi uomini di mare che indossano bandane agli occhi e orecchini, ti riporteranno indietro nel tempo fino a quando la caccia alle balene era la più appetibile sfida dei capitani di tutti i mari. Curiosando tra le stanze del "Whaling Museum" della piccola isola di Nantucket, noterai una locandina che ha qualcosa di molto familiare, si tratta di un disegno che ritrae un capidoglio che attacca una baleniera. E ti chiederai: "come ho fatto a non pensarci prima? E' Moby Dick!" La leggendaria balena bianca delle tue letture da bambino. Il museo racconta i retroscena del famoso romanzo, dato che la sua fortuna si deve proprio ad un giovane di Nantucket, figlio del sottufficiale della baleniera Essex che nel lontano 1820 fu affondata da un colpo di testa di un enorme capodoglio. L’autore del libro ebbe in dono dal giovane il diario che il padre scrisse in seguito al suo salvataggio. Da lì nacque l'ispirazione per realizzare uno dei capisaldi della narrativa internazionale. Dopo quest'avvincente viaggio tra le spericolate avventure di uomini di mare e balene brutali, la leggendaria vicenda di Moby Dick non avrà più nessun segreto per te.
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