Quando vide le distese sconfinate e roventi del deserto dell'Arizona, esclamò: "Oh, dobbiamo costruire qui, dovunque guardi non si vede che pura astrazione." A pronunciare queste parole, davanti a un paesaggio così essenziale e semplice da sembrare quasi estraneo alla natura, fu Frank Lloyd Wright, uno dei più grandi architetti del 900, la cui opera influenzò profondamente tutte le avanguardie artistiche della cultura moderna. In linea coi principi della sua Architettura Organica, volta a eliminare la frattura tra interno ed esterno, spazio umano e paesaggio, Lloyd Wright intuì che l'ambiente desertico costituiva il set ideale per portare a pieno compimento il suo programma, e quindi decise, nel 1937, di installarvi un complesso che avrebbe avuto la funzione di residenza invernale e cenacolo per gli allievi. Taliesin West, in effetti, più che una costruzione ti sembrerà una struttura che emerge dal grembo stesso del deserto, grazie a una spinta interna, spontanea. "We got it all together with the landscape", così disse Wright, che volle riprendere le forme dell'Arizona, da quelle dei canyon alle spirali dei serpenti, e utilizzare solo materiale locale, secco e duro per millenni di sole. Muovendoti tra gli ambienti domestici avrai l'impressione di trovarti in mezzo ai cliff rossastri del West, non in un capolavoro architettonico. E' la luce a disegnare gli spazi, la stessa che inonda e acceca gli altopiani coperti di cactus. Scoprirai che si può trovar casa nel deserto.
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