Il naso aperto dal pizzico acre della salsedine. Il viso sferzato dal vento, che scompiglia i capelli. Nei tuoi occhi la distesa sconfinata dell'Oceano, col suo muggito costante che si infrange sulla battigia. Risacca, quiete, pace. Non pensare che questa immersione nella natura al contempo più spettacolare e spoglia debba richiedere per forza lunghe fughe dal caos metropolitano. A San Francisco ti basterà girare l'angolo, ossia andare oltre la baia, lungo il lato del promontorio rivolto verso il Pacifico. Quando arriverai ad Ocean Beach ti sembrerà d'essere tornato al tempo in cui l'America era un continente vergine, e questo tratto selvaggio e primordiale di costa conosceva solo l'avvicendarsi dei giorni e delle stagioni. Non guardare la città alle tue spalle. Davanti a te avrai un paesaggio scarno e possente, come i cavalloni che s'abbattono furiosi verso la sabbia fine, facendo la felicità dei praticanti di surf e kite surf. C'è tempo per tornare tra strade e case. Non avere fretta. Indugia ancora un po'. Qui c'è l'infinito a consolarti.
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