Il padre e capostipite, il condottiero della rivoluzione, il vincitore e primo presidente della neonata nazione. L'intellettuale raffinato, principale redattore della Dichiarazione d'Indipendenza, iniziatore della grande corsa al West con la politica di acquisti territoriali dalla Francia. Il salvatore della patria, colui che mantenne disperatamente l'unità del giovane paese durante la guerra civile che ne insanguinò gli esordi... senza le sue parole di Gettysburg, il sogno statunitense sarebbe ben presto abortito. Il Nobel per la Pace che intuì il nuovo ruolo di dominio che l'ormai potenza avrebbe dovuto rivestire nello scacchiere americano con la "politica del grosso bastone", e si guadagnò in quest'ottica i diritti per la costruzione del Canale di Panama. George Washington, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln, Theodore Roosevelt: quattro grandissimi presidenti e un solo luogo, iconico e celebre in tutto il mondo, vale a dire il Mount Rushmore National Memorial. Su questo enorme sperone granitico delle Black Hills, tra scenari di rocce e boschi, è scolpita in un'unica, grandiosa opera d'arte, tutta la storia e la più autentica identità culturale degli Stati Uniti, la loro gioventù rampante, dalla parabola fulminea. Dal 1927 al 1941, circa in 400, tra direttori e maestranze, hanno lavorato a questo altare della patria, edificato in quegli spazi vergini dei quali si alimentò la grande speranza americana. Davanti ai quattro presidenti, sfiorerà anche a te il cuore.
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