Da queste parti lo chiamavano, con affetto, Satchmo, anche dopo che divenne famoso in tutto il mondo, con il suo volto affabile, la voce inconfondibile, profonda e roca, lo squillo nitido e alto dell'inseparabile tromba. "Bocca a sacco", questo il significato del soprannome, d'altronde a New Orleans non ci era solo nato, ma se la portava nell'anima. La gioventù di stenti, i quartieri difficili, la gavetta musicale in riformatorio, gli estenuanti concerti sui "riverboats", i battelli a vapore che solcano il Mississippi. E il Jazz, ovviamente, che gli scorreva nelle vene come una linfa vitale, a cui apportò delle modifiche, rispetto alle versioni ormai stanche della regione del Delta, sdoganandolo in questo modo nel mondo intero. Si può dire che Louis Armstrong e New Orleans sono quasi due facce d'una medesima medaglia: a tratti distanti, se non opposti, ma inscindibili e impensabili l'uno senza l'altra. Quando arriverai qui nella città del Delta sentirai aleggiare un po' ovunque il mito del grandissimo genio, specie a Congo Square, dove potrai rilassarti nel bel parco intitolato proprio a Louis, la cui statua sorridente ti darà il benvenuto più autentico in città. Non si sarebbe potuto scegliere luogo migliore per esaltare le origini africane e creole della sua arte: qui infatti, nell'Ottocento, si teneva il mercato degli schiavi, mentre ora ci sono prati e laghetti, e si tengono numerosi concerti jazz all'aperto, divertenti e colorati. Perché New Orleans è la sua musica!
Questo sito utilizza cookie di terze parti; se vuoi saperne di più o negare il consenso all’utilizzo dei cookie clicca qui.
Puoi anche consulate la Privacy Policy
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.
PROSEGUI