Nell'antico sanscrito c'è una parola, da cui deriva il nome dell'attuale Sri Lanka, che significa "isola splendente". I poemi sacri induisti, redatti in quella lingua, vi ambientavano numerose vicende mitiche riguardanti i principali eroi della loro tradizione culturale. Il demoniaco re di Lanka, Ravana, dotato di dieci teste, dovendo sposarsi decise di rapire Sita, la moglie del principe-dio indiano Rama, e la portò nella propria fastosa e oscura capitale, Anuradhapura. Quando arriverai presso le sue imponenti rovine sarai catturato da un'atmosfera mistica e sospesa, che ti proietterà nel cuore di quelle vicende remote, in quegli scontri titanici tra bene e male. Il sito, dichiarato patrimonio dell'Unesco, ti proporrà un tessuto urbano praticamente intatto, composto soprattutto da grandiosi templi buddhisti. Ti aggirerai in un sogno che ha preso la consistenza della pietra. L'acqua verde delle vasche monumentali ha tutta la quiete di un mondo raccolto in meditazione. Rimarrai impressionato dalle cupole degli stupa, che rappresentano alcune delle costruzioni più alte dell'antichità. La serenità e la calma di questa città - monastero entrerà nel tuo cuore e getterà un ombra lieve e dolce sui tuoi passi, come quella del fico sacro del Buddha. Dalla cenere lasciata dall'incendio che Rama appiccò per vendicarsi - e si dice che basti scavare poco per ritrovarne uno spesso strato - è germogliata un'oasi di arte e spirito, che t'incanterà con lo stesso aroma d'un balsamo raro.
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