Le grandi rocce monolitiche sono state tra i primi luoghi frequentati dagli uomini: isolate e sovrastanti sul paesaggio circostante, incutevano un certo timore sacro, e risultavano congeniali per trovare riparo dalle intemperie e dalle bestie selvagge. Anche tu quando arriverai ai piedi di Sigiriya, la "Roccia dei Leoni", avvertirai una sorta di venerazione mista a timore: i suoi 370 metri di pietra emanano un fascino misterioso, che parla di epoche antiche. Qui potrai visitare un sito archeologico che rappresenta uno dei massimi capolavori della millenaria arte cingalese, espressione raffinata e spettacolare della cultura tradizionale e della religiosità profonda di questo popolo, un patrimonio tutelato dall'Unesco. La storia narra che il re Kassapa I, vissuto nel 5° secolo, fortificò l'imponente macigno per sfuggire all'ira vendicatrice del fratello che aveva spodestato. Non si limitò però a edificare un'austera struttura difensiva, ma volle creare una cittadella inespugnabile che contenesse al proprio interno tutti i piaceri del mondo. Tu potrai inoltrarti in questa sontuosa reggia rupestre, seguendo i sentieri che solcano le sue pareti: dopo aver superato l'ingresso presidiato da enormi zampe di leone, passerai tra grandiosi cicli di pitture, resti di un affresco che ricopriva l'intero masso, raffiguranti centinaia di donne, forse dee, forse amanti del re, seducenti e sensuali... con le loro danze ti riporteranno in questa corte sospesa nel cielo, indietro nel tempo!
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