Forse ci viene spontaneo, quando pensiamo alle regioni del Medio Oriente, immaginarci grandi distese desertiche, nelle quali l'aridità delle sabbie è rotta talora da rare oasi. Ma queste sono anche le terre di magnifici giardini fioriti, alimentati mediante sapienti sistemi di irrigazione, paradisi in miniatura ombrosi e gorgoglianti per l'acqua delle fontane e il canto degli uccelli. Numerose poesie persiane ci descrivono la quiete placida che si stende sui chiostri tranquilli, dove vecchi saggi discorrono di amare verità mentre ammirano i giochi del sole tra le siepi e il tubare dei colombi. Se verrai in Oman, presso lo Jebel Akhdar, la "Montagna Verde", potrai ammirare un'intera vallata in fiore, un grandioso sistema di terrazzamenti che ad Aprile si tinge di un rosa tenue, delicato. Ti troverai al cospetto di un magnifico scenario naturale modellato e impreziosito da una pratica tradizionale lunga millenni, espressione della più intatta cultura omanita. Eccoti di fronte alla valle delle rose, nel tempo in cui le pareti rocciose palpitano per il colore carnoso dei petali e uomini vestiti di bianco si muovono in mezzo alle piantagioni: qui le rose sono coltivate per produrre l' "attar", un'acqua soave ottenuta con una cottura a vapore in laboratori di cui potrai ammirare i strani alambicchi. All'alba camminerai in un mondo rarefatto, rugiadoso e profumato, come se fossi stato accolto direttamente nel cuore dell'aurora. Natura e cultura insieme, per un ricordo immortale.
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