A volte la storia è in grado di stupirci, facendoci scoprire dei personaggi che sono stati capaci di fare ciò che non ci saremmo mai aspettati fosse alla portata di un essere umano. La galassia dei nativi d'America, così affascinante per la sua millenaria cultura, ti riserverà una di queste incredibili scoperte, se ti capiterà di venire dalle parti di Vonore, Tennesse: qui un tempo sorgeva un insediamento Cherooke che diede i natali, nel 1776, a George Gist, figlio di un pellicciaio della Virginia e di una nativa, un uomo di cui vale la pena esplorare la vita, che ti verrà raccontata dal Museo a lui dedicato. George era analfabeta, come tutti i membri del suo popolo, dal momento che le lingue irochesi non prevedevano sistemi di scrittura. Il giovane, arruolato dall'esercito statunitense, entrò in contatto con l'alfabeto inglese, ed ebbe l'idea di crearne uno anche per la propria gente: George inventò un sillabario che riproduceva tutti i suoni dell'irochese, conseguendo il primato di essere stato il primo membro di un popolo preletterato a riuscire, autonomamente, in un'impresa di questa portata, durata ben 12 anni. Visitando le sale del Seqouyah Birthplace Museum potrai toccare con mano questa vicenda che ha dell'eccezionale, eppure così radicata nella tenace cultura dei nativi, che le raccolte esposte vi racconteranno sin dalle sue radici più antiche. E capirai che, seppure è controverso che l'albero tragga il nome da lui, Sequoyah fu un grande uomo!
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