La penombra fresca di un'oasi, riempita dal gorgoglio placido di una sorgente, sono un'immagina evocativa del paesaggio e della cultura dei deserti mediorientali. In Oman potrai aggiungere a questo scenario seducente, da pomeriggio immobile e fascinoso come le note di un bolero, una visita a delle opere di eccezionale valore storico, ancora attive dopo millenni tanta è la perizia ingegneristica con cui furono progettate: gli "aflaj", canali di pietra che raccolgono e convogliano l'acqua delle falde freatiche per soddisfare le esigenze legate all'agricoltura e agli usi domestici. Nel complesso gli "aflaj" sono più di 5000 e costituiscono un vero e proprio reticolo, tuttora funzionante, una venatura capillare che si snoda in chiuse e bacini e trasporta la linfa vitale che scaturisce dalla terra: lungo le loro rotte sorgono torri d'avvistamento, centri abitati e moschee circondati di palmeti, scrigni di tradizioni e atmosfere perdute. Il tratto meglio conservato si trova a Daris, vicino a Nizwa, esteso per oltre 7 km: passeggerai in un parco attrezzato, specchiandoti nell'acqua tersa del canale, dove spesso i ragazzini del posto si tuffano per un bagno, e passando la mano sui suoi muretti chiari, testimoni di un approccio paziente e testardo alla vita. Tracce ben conservate di un passato che ti parlerà di antiche rotte delle spezie e floride città carovaniere, di un paese profumato d'incenso, dell'Oriente, immenso e sempre capace di stregare la nostra fantasia.
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