Se vivi in città sai bene che la volta stellata della notte, sipario di amori, sogni e canti, è una meraviglia a cui è sempre più difficile assistere, tanto che l'Unesco ha proposto di inserirla tra i beni dell'Umanità. Questo non è il caso delle Hawaii. Risalendo in fuoristrada per lande nere e desertiche lungo i fianchi del Mauna Kea, vulcano quiescente che, con i suoi 4205 metri, rappresenta la cima più alta dell'arcipelago, ti appresterai ad uno spettacolo magnifico. In seguito a un’ascesa tra estese concrezioni laviche che s’accartocciano come gironi infernali, rimarrai muto, con gli occhi colmi di stupore e di stelle: il Mauna Kea è infatti uno dei siti migliori del pianeta per le osservazioni astronomiche e non a caso vi ha sede un'area di osservatori tra le più moderne ed efficienti del pianeta, gestita dall'Università delle Hawaii in cooperazione con istituzioni scientifiche di tutto il mondo, dal Giappone al Canada. Nell'array di telescopi spiccano il Subaru nipponico, dotato di uno specchio del diametro di 8.1 metri, e il Gemini North, altro gigante di 8 metri che lavora congiuntamente al suo gemello del Cerro Pachón, in Cile, consentendo una mappatura pressoché integrale degli emisferi celesti. Dalla meraviglia primitiva per lo spettacolo della notte perverrai ad una più sottile, intellettuale, che ha per oggetto l'invisibile, il mistero dell'origine del tutto. Qui da Mauan Kea ti sentirai un frammento nella vita dell'eterno.
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